Archivi vigilati. L’archivio storico del Convitto nazionale “Giovanni Falcone” di Palermo 

17 Dicembre 2025

Si è concluso il lavoro di ricognizione e censimento dell’archivio storico del Convitto nazionale “Giovanni Falcone” di Palermo, il più antico istituto di istruzione superiore pubblico del capoluogo siciliano.  

Il “Collegio degli studi” – antesignano dell’attuale istituto – fu fondato nel 1549 sotto la direzione della Compagnia di Gesù, su proposta del Viceré di Sicilia Don Giovanni De Vega. Nel 1586 i Padri Gesuiti intrapresero la costruzione di un grandioso edificio destinato a scuole, che prese il nome di “Collegio Massimo”, detto anche “Nuovo”, completato circa un secolo dopo. 

Il patrimonio archivistico del Convitto riveste un’importanza cruciale per la storia dell’istruzione nel capoluogo siciliano, nel quadro della politica scolastica e culturale del Regno sabaudo per la formazione della borghesia siciliana durante il periodo liberale e quello fascista. 

I lavori hanno interessato 87 metri lineari di documentazione e sono stati condotti dall’archivista libero professionista dott.ssa Giada Gatto, sotto la vigilanza della R.U.P. dott.ssa Francesca Di Pasquale, funzionaria archivista della Soprintendenza archivistica della Sicilia-Archivio di Stato di Palermo. 

L’intervento è stato realizzato grazie ai contributi della Direzione generale Archivi destinati agli archivi degli enti vigilati, relativi al cap. 7675 per l’anno finanziario 2025.  

In foto: alcune fasi della ricognizione (foto 1-3) e l’archivio alla fine dei lavori (foto 4-5).  

PH. Giada Gatto 

Ultima modifica: 17 Dicembre 2025