Patrimonio archivistico

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L’Archivio di Stato di Palermo, al pari di altri Archivi di Stato che hanno sede in città che furono capitali di Stati preunitari, conserva la documentazione prodotta dagli uffici centrali delle strutture statali di epoca preunitaria, costituiti prima dal Regno di Sicilia, sotto le dominazioni dei Normanni, degli Svevi, degli Angioini e degli Aragonesi, poi, dal 1412 dal vice regno di Sicilia e, infine, dal 1816 dalla Luogotenenza del Regno di Napoli. A partire dall’Unificazione del Regno d’Italia, nel 1861, l’Archivio di Stato di Palermo ha iniziato a conservare la documentazione prodotta dagli uffici periferici dello Stato italiano. 

Manoscritto della Costituzione Siciliana del 1812
Manoscritto della Costituzione Siciliana del 1812, Misc. Arch. II.75

Altra parte cospicua della documentazione conservata è rappresentata dagli atti dei notai che hanno operato nel distretto provinciale di Palermo nei secoli XIV-XX. Di notevole rilevanza sono inoltre gli archivi delle Corporazioni religiose soppresse, incamerati dallo Stato a partire dal 1866 e gli archivi privati di famiglie e di persone; da tali complessi provengono le 6167 pergamene che costituiscono il fondo “Diplomatico”.  

Per un inquadramento generale del patrimonio conservato presso l’Archivio di Stato di Palermo si rimanda al volume relativo a questo Istituto all’interno della “Guida generale degli Archivi di Stato italiani”, pubblicato nel 1986. Per i complessi archivistici versati successivamente a tale anno si può consultare la pagina “Strumenti di ricerca” e chiedere informazioni ai responsabili delle Sale di Studio. 

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Bibliografia generale sui fondi dell’Archivio di Stato di Palermo

Ultima modifica: 26 Febbraio 2024