Restauro e Soprintendenza

I Funzionari Restauratori che operano all’interno del laboratorio di restauro allestito presso l’Archivio di Stato di Palermo sono impegnati anche in funzioni e attività proprie della Soprintendenza archivistica della Sicilia, sulla base delle funzioni individuate dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42), e dal Regolamento di organizzazione del Ministero di cui al DPCM n. 169/2019 e ss.mm.ii.

Fra queste, vi sono la vigilanza e tutela sui beni archivistici non statali e archivi privati riconosciuti e dichiarati di interesse storico particolarmente importante, funzioni e attività svolte in collaborazione con i Funzionari Archivisti titolari dei procedimenti in questione.

Le attività possono essere espletate mediante pareri tecnici contenenti prescrizioni utili alla salvaguardia del patrimonio o mediante attività ispettiva.

Principali attività di Soprintendenza dei Funzionari Restauratori 

  • ispezioni volte ad accertare l’esistenza e lo stato di conservazione o custodia degli archivi (d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42, art. 19); 
  • autorizzazione allo spostamento, anche temporaneo, degli archivi storici degli enti pubblici e dei privati (d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42, art. 21, comma 1, lettera b); 
  • autorizzazione all’esecuzione di opere e lavori di qualunque genere sugli archivi vigilati in particolar modo per gli interventi di restauro (d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42, art. 21, commi 4 e 5). Nell’ambito degli interventi di restauro sui beni archivistici, il personale in servizio esprime un parere tecnico riguardo il progetto di restauro allegato alla richiesta di autorizzazione redatto da restauratore dei beni culturali abilitato come da normativa vigente. Il Soprintendente emette il provvedimento di autorizzazion entro 120 giorni dalla ricezione della richiesta. Tale termine viene sospeso nel caso in cui la Soprintendenza debba chiedere chiarimenti sull’operazione in progetto o integrazioni alla documentazione presentata. Una volta autorizzato l’intervento, i funzionari tecnici sono coinvolti nell’attività di alta sorveglianza, mediante sopralluoghi ispettivi sia in corso d’opera sia a lavoro concluso, per verificare la correttezza tecnica e l’esito delle operazioni; 
  • valutazione sull’idoneità dei locali e dei dispositivi adibiti alla conservazione di archivi vigilati; questi vengono fissati nel luogo di destinazione dal proprietario, nel modo indicato dalla Soprintendenza (d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42, art. 30); 
  • autorizzazione al prestito, per mostre ed esposizioni, di documenti appartenenti agli archivi vigilati (d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42, art. 48, comma 1, lettera d). I funzionari tecnici valutano la concessione dell’autorizzazione al prestito e all’esposizione in base alle caratteristiche dei beni e alle loro condizioni conservative, per evitare che possano di subire danni nel trasporto o nella permanenza in condizioni ambientali sfavorevoli.  

Vedi anche

Archivi Vigilati

UCCR – Unità di Crisi Coordinamento Regionale Archivi

Ultima modifica: 16 Ottobre 2023