1944, ottobre 20, Roma. Il Ministero dell’Interno chiede informazioni alla Prefettura di Palermo circa i servizi di intelligence svolti dall’Ufficio speciale riservato
Archivio di Stato di Palermo, Prefettura, Gabinetto, 1946-1965, b. 760, fasc. “Palermo. Ufficio speciale riservato”
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Documenti
- Nota del Ministero dell’interno – Direzione generale della P.S.-Servizio speciale riservato del 20 ottobre 1944;
- nota della Questura di Palermo del 17 novembre 1944;
- nota della Questura di Palermo del 16 marzo 1946;
Sunto
A pochi mesi dall’instaurazione del nuovo assetto statuale italiano in Sicilia, dopo il crollo del regime fascista e il periodo del governo militare alleato, il Ministero dell’interno riorganizzò prontamente le istituzioni deputate ai servizi di intelligence. In una nota del 20 ottobre 1944 chiedeva dunque alla Prefettura di Palermo informazioni circa l’Ufficio speciale riservato. Lo stesso aveva sede presso il palazzo delle Poste del capoluogo, operava per il “controllo delle conversazioni telefoniche sia urbane che extraurbane” e dipendeva direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, come si apprende dalla nota della Questura di Palermo del 17 novembre 1944.
Organizzazione e strumentazione dell’Ufficio speciale furono utilizzati anche dal Governo alleato, il cui Comando avrebbe prelevato e mai restituito tutti gli apparecchi mobili in dotazione, compresi gli apparecchi di ascolto, come riferiva il Questore nella nota del 16 marzo 1946.
Autrice scheda
Francesca Di Pasquale
Ultima modifica: 16 Aprile 2025